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The End of LOVE

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''Dance me to your beauty with a burning violin   Dance me through the panic ’til I’m gathered safely in    Dance me to the end of love''                                                                                                [ Dance Me to the End of Love ] L a canzone di Leonard Cohen prosegue  con un 'La la la la la'.  In questo preciso momento, nel sentire questo 'La la la'   non mi riesco ad immaginare nient'altro che un campo di  terra arida e una donna che si piega su se stessa per sfuggire ad una bomba che cade a pochi metri da lei. Uno scenario impensabile per noi italiani, così distante dalle nostre abitudini...già. Le abitudini, quell'insieme di azioni che ci piace compiere per dedicare del tempo a noi stessi: fare shopping, una bella corsa in compagnia per respirare aria pulita, la palestra, una serie di azioni ripetute ciclicamente incastrate così bene per non rimanere in silenzio. Chiusa questa piccola parentesi to

Giapponesi e dove trovarli (storia di un viaggio)....Japanese and where to find them (trip's history)

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Buonasera o Buongiorno ovunque voi siate nel mondo! Eccomi di nuovo...a cercare di scrivere, anzi descrivere un viaggio. Che viaggio! Il più folle finora. Ad aprile, ho attraversato mezzo mondo per raggiungere il Giappone.Si proprio il Giappone, quel puntino sopra l'Australia (loving), insomma sono stata lì e ancora non ci credo, scusatemi :) Un jet lag di 7 ore e la notte diventa giorno. Sapete una cosa? Quando ero piccola a volte, prima di addormentarmi cercavo di immaginare la vita dall'altra parte del mondo...e alla fine ci sono capitata dentro, perché non sai mai le sorprese che ti riserva la vita :) Il volo dura parecchio, circa 14 ore con lo scalo (fatto a Mosca)...il biglietto lo abbiamo preso con un annetto d'anticipo (sconvolti? il prezzo non vi sconvolgerà, ve lo assicuro). Siamo partiti ad ora di pranzo dall'Italia per andare incontro all'alba e arrivare la mattina del giorno dopo a Tokyo (in Italia erano le 3 di notte più o meno).        App

Il mare sotto la montagna (Marina di Pisciotta e dinTorni)

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Buonasera o Buongiorno ovunque voi siate nel mondo! Eccomi di nuovo bella carica dopo un fine settimana passato al mare e precisamente, a Marina di Pisciotta, Salerno. Frazione di Pisciotta, è a soli 15 minuti (by car) dalla più nota Palinuro, e risulta essere una scelta conveniente anche per chi tra di voi voglia esplorare i dintorni. In effetti, Marina di Pisciotta è tanto piccola quanto tranquilla. La movida serale si concentra nei locali che costeggiano il mare, seguendo le insegne luminose delle gelaterie e di un paio di ristoranti, si arriva in uno piccolo spiazzo da cui è possibile vedere le luci di Palinuro e Capo Palinuro. Se il buio esalta i luccicanti sfolgorii della città, la calda brezza estiva sulla pelle, rende più romantico il paesaggio dove, si narra che Palinuro arrivò per inseguire 'Camerota', la splendida fanciulla di cui era innamorato. In un paio di giorni ho avuto modo di esplorare i dintorni. Palinuro, a dire la verità mi ha un pò delusa, forse per

Vedi Napoli e poi...ci vuoi tornare! (See Naples and then ... you want to come back)

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  Buonasera o Buongiorno, ovunque voi siate nel mondo! Scrivo questo post, per raccontarvi, a quanti di voi abbiano la pazienza di leggermi, della mia gita fuori porta a Napoli. La capitale della pizza, e città che io stessa, pur essendo vicina (geograficamente), mi sono più volte 'negata '. Immagino già le vostre facce in un interrogativo 'perchè?'...Perchè mi sono lasciata convincere, dalla massa, nel tempo, credendo Napoli, un 'mostro' di città. (E di questo mi scuso con tutti i Napoletani ...perdonatemi!) Ma, lasciando da parte le chiacchiere, vi assicuro che Napoli è dotata di un fascino al di fuori del comune. Appena scesi alla stazione centrale, ci siamo recati nel centro storico, lungo il tragitto, siamo passati davanti alla pizzeria 'Da Michele', erano più o meno le 11:00 e c'erano 5 giapponesi in pole position davanti alla porta, chiusa...Ahimè li abbiamo derisi al momento, poichè non eravamo ancora coscienti della fila che si sa

Iasi (Romania)

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           Volver (ritornare) Il vento tra i capelli e i miei passi lenti. Impresso sulla pelle, il colore del mare. Odore di pioggia. C'è così tanto sole che anche l'acqua chiede altra acqua. Avidamente. Volver. Questa sono io, in Romania e precisamente a Iasi (suona Iasci), piccola città al confine con la Moldavia. A dispetto di quello che si potrebbe pensare, è un centro ricco e non solo economicamente ma anche di Italiani!!! Basta fare pochi passi infatti per sentire voci 'comprensibili' , in ogni caso niente paura ,il rumeno è molto simile all'italiano...vi consiglio di imparare per prima la parola 'usturoi', significa  aglio e ahimè è l' ingrediente base della cucina rumena, lo mettono persino nelle patate fritte. Gli scintillii dei palazzi del centro e i fornitissimi centri commerciali lasciano l'illusione di sentirsi ricchi per un giorno (brand come Zara o H&M infatti, non sono per tutti). Dirigendosi verso i giardin

About me

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CiAo a tutti! Mi presento. Bene...mi chiamo Chiara , ho 25 anni e tra le mie passioni c'è quella per i viaggi. Ebbene sì , adoro viaggiare, e se avessi più tempo sarei sempre in giro. Viaggiando ho la possibilità di entrare in contatto con mentalità sempre nuove, confrontarmi e arricchirmi di idee, così tornare a casa, significa osservare la propria realtà con occhi diversi. Il fatto più emozionante è che, accumulo fotografie in vari punti del mondo, accumulo ricordi. Come tasselli di un mosaico, ogni attimo mi rappresenta, e, a volte , torno con la mente nei luoghi visitati, in mezzo a quei suoni e quei rumori. E' per questo che ognuno di noi è più grande di quello che crede, carne e ossa rappresentano solo il nostro involucro, noi possiamo essere infinito. Visitate il mio Blog se vi piace viaggiare! [Roma]