Il mare sotto la montagna (Marina di Pisciotta e dinTorni)
Buonasera o Buongiorno ovunque voi siate nel mondo!
Eccomi di nuovo bella carica dopo un fine settimana passato al mare e precisamente, a Marina di Pisciotta, Salerno.
Frazione di Pisciotta, è a soli 15 minuti (by car) dalla più nota Palinuro, e risulta essere una scelta conveniente anche per chi tra di voi voglia esplorare i dintorni.
In effetti, Marina di Pisciotta è tanto piccola quanto tranquilla. La movida serale si concentra nei locali che costeggiano il mare, seguendo le insegne luminose delle gelaterie e di un paio di ristoranti, si arriva in uno piccolo spiazzo da cui è possibile vedere le luci di Palinuro e Capo Palinuro.
Se il buio esalta i luccicanti sfolgorii della città, la calda brezza estiva sulla pelle, rende più romantico il paesaggio dove, si narra che Palinuro arrivò per inseguire 'Camerota', la splendida fanciulla di cui era innamorato.
In un paio di giorni ho avuto modo di esplorare i dintorni. Palinuro, a dire la verità mi ha un pò delusa, forse perché ci ero stata da bambina e me la ricordavo più colorata, in ogni caso è possibile trovare souvenir nei negozietti di artigianato locale, tra le gelaterie vi consiglio 'Severino'...ah! il cognome appartiene a una delle famiglie nobili del Napoletano, che si insediarono anche nella provincia di Salerno , fino a Centola, dove vi è un antico borgo omonimo.
Se siete amanti del verde, la costiera cilentana vi meraviglierà!
Eccomi di nuovo bella carica dopo un fine settimana passato al mare e precisamente, a Marina di Pisciotta, Salerno.
Frazione di Pisciotta, è a soli 15 minuti (by car) dalla più nota Palinuro, e risulta essere una scelta conveniente anche per chi tra di voi voglia esplorare i dintorni.
In effetti, Marina di Pisciotta è tanto piccola quanto tranquilla. La movida serale si concentra nei locali che costeggiano il mare, seguendo le insegne luminose delle gelaterie e di un paio di ristoranti, si arriva in uno piccolo spiazzo da cui è possibile vedere le luci di Palinuro e Capo Palinuro.
Se il buio esalta i luccicanti sfolgorii della città, la calda brezza estiva sulla pelle, rende più romantico il paesaggio dove, si narra che Palinuro arrivò per inseguire 'Camerota', la splendida fanciulla di cui era innamorato.
In un paio di giorni ho avuto modo di esplorare i dintorni. Palinuro, a dire la verità mi ha un pò delusa, forse perché ci ero stata da bambina e me la ricordavo più colorata, in ogni caso è possibile trovare souvenir nei negozietti di artigianato locale, tra le gelaterie vi consiglio 'Severino'...ah! il cognome appartiene a una delle famiglie nobili del Napoletano, che si insediarono anche nella provincia di Salerno , fino a Centola, dove vi è un antico borgo omonimo.
SAN SEVERINO (CENTOLA)
Quest' ultimo è un borgo abbandonato la cui posizione strategica consentiva il controllo del fiume Mingardo, importante via di collegamento con Palinuro. Il borgo risale al VII secolo, ma oggi è completamente abbandonato. A causa dei soprusi dei diversi padroni che si sono succeduti nel tempo e un'epidemia di peste che ha decimato la popolazione nel 1624, il borgo si è lentamente 'svuotato' fino a giungere ai giorni nostri, con quell'alone di mistero racchiuso tra le mura che tanto vorrebbero raccontare. L'ingresso è gratuito e la vista della così detta 'gola del diavolo' è degna della vista di un Re.Se siete amanti del verde, la costiera cilentana vi meraviglierà!
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